Che cos'è Medic Moments
Le parole sono farmaci
Varchi la soglia dell’ambulatorio del tuo medico.
Ti siedi. Col cuore che ha già iniziato a pulsare con foga.
Veloci convenevoli.
Poi cerchi d’impacchettare alla svelta i pensieri nella testa. E li fai uscire, materializzandoli in un flusso di parole.
Ecco.
Il primissimo, elementare, capitale, determinante, quintessenziale atto della Medicina è raccontare. E ascoltare un racconto.
Ogni paziente è un libro che chiede di essere letto con passione.
Del resto, il vocabolo tecnico anamnesi, ovvero la raccolta clinica delle informazioni che ci riguardano, che cosa significa? Ricordo, reminiscenza.
«Medicina e letteratura non sono così lontane come si crede».
Lo afferma Siddhartha Mukherjee, l’oncologo Premio Pulitzer autore del capolavoro L’imperatore del male - Una biografia del cancro.
Ogni malattia è una scossa sismica. E i terremoti generano storie. Storie di coraggio, di amicizia, di dolore, d’amore, di paura, di fantasmi.
In questo blog non troverete analisi particolareggiate delle ultimissime news che provengono dalla ricerca medico-scientifica.
Non vogliamo rincorrere e scandagliare le notizie che quotidianamente ci arrivano dai fronti avanzati delle sperimentazioni cliniche.
Desideriamo invece rivolgere qualche semplice ragionamento/riflessione alle parole e alle sfaccettate storie e microstorie che condiscono il caleidoscopico mondo dei dottori. Perché le parole sono farmaci. Una verità che sperimentiamo ogni giorno: in famiglia, con gli amici, nei luoghi di lavoro.
Le parole generano reazioni avverse, perché sanno ferire chi ci ascolta, o potenti effetti terapeutici, regalando raggi di sole e sensazioni di benessere. Le parole, come i medicamenti, comportano un’attenta posologia, perché vanno somministrate con dosi e modalità precise.
Ebbene: è proprio al magico repertorio del vocabolario e delle narrazioni in camice bianco, tra riflessioni, ironie e paradossi, che questo blog è dedicato.
Seguiteci.